A marzo del 2022 ho assistito a una importante riunione aziendale, durante la quale ad un manager eccezionalmente competente è stata posta una domanda cruciale: “Sei pronto a crescere ulteriormente all’interno dell’azienda, assumendo un ruolo di leadership di prim’ordine nelle decisioni organizzative?”
Un silenzio solenne ha pervaso la stanza, un respiro sospeso in attesa di una risposta che avrebbe potuto cambiare il corso delle cose. E poi, con una umiltà e una professionalità che hanno suscitato ammirazione, il manager ha risposto: “Vi ringrazio per la fiducia che avete in me e riconosco le mie rare doti di manager nel settore commerciale. Allo stesso modo, comprendo che ho ancora molto da imparare in termini di abilità di leadership. Mi sento più a mio agio e efficace nel ruolo che ricopro attualmente.”
Questa testimonianza di onestà professionale ha lasciato un’impronta indelebile nella mia mente, insegnandomi una lezione fondamentale sul percorso verso il successo professionale.
Manager vs Leader: un confronto necessario
Negli ambienti professionali importanti molti leader sono anche manager, per necessità, ma non tutti manager sono leader.
Un manager è un individuo all’interno di un’organizzazione che si assume la responsabilità di pianificare, organizzare, guidare e controllare. Tuttavia, è importante notare che non tutti i manager incarnano appieno le qualità di leadership, spingendo talvolta i collaboratori a seguire gli ordini per obbligo, anziché per ispirazione.
Approfondiamo questa comparazione per comprendere le implicazioni pratiche nel mondo professionale.
I manager generalmente si concentrano sull’ottenimento degli obiettivi, sulla manutenzione dell’efficienza e sull’assicurazione del rispetto delle procedure e politiche aziendali.
I leader, d’altra parte, possiedono attributi come la visione, il carisma, l’empatia e la capacità di ispirare. Non si limitano a gestire compiti; ispirano le persone a cercare l’eccellenza, spingendole spesso oltre le loro mansioni.
Il leader non mente mai a se stesso, soprattutto su se stesso, conosce i suoi difetti così come i suoi pregi, e li affronta direttamente. Warren G. Bennis
La Visione del Leader: trasformare sogni in realtà
I veri leader investono se stessi in compiti e progetti, mostrando una passione straordinaria per il lavoro che svolgono. La loro attenzione non è limitata agli obiettivi organizzativi, ma si estende anche alla realizzazione personale delle loro persone.
Il potere di un leader può essere influenzato dalla sua capacità di ispirare costantemente le persone. Non c’è necessariamente un potere tangibile o formale; il leader lo guadagna e lo mantiene attraverso la sua capacità di incanalare le energie di tutti verso obiettivi condivisi.
I leader sono sognatori e visionari che sono in grado di tradurre le loro visioni in realtà tangibili. Ciò che spesso contraddistingue questi individui non è tanto la loro abilità di dettare istruzioni, quanto piuttosto la loro capacità di coinvolgere le persone attraverso la forza della loro personalità, dei loro comportamenti e della loro visione a lungo termine.
I veri leader pongono sempre le persone al centro delle loro azioni, consapevoli dell’impatto diretto che queste hanno sulle vite dei loro collaboratori. Allo stesso modo, le persone cercano dai loro leader fiducia, comprensione, stabilità e un atteggiamento ottimista.
Warren Bennis, considerato il pioniere del campo contemporaneo degli studi sulla leadership, sottolineava la crescente carenza di leader aziendali visionari. Questo implica che sempre più spesso le aziende sono guidate da manager orientati al profitto, invece che da pensatori appassionati e indipendenti capaci di guidare un’organizzazione in modo efficace.
Evolvendo da Manager a Leader: come integrare le abilità di leadership
Vi ricordate del professionista di cui ho parlato all’inizio dell’articolo? Dopo qualche settimana da quella riunione, abbiamo iniziato un percorso di sviluppo delle sue capacità di leadership, unendo l’eccezionale competenza manageriale che già possedeva.
Il punto di partenza è stato riconoscere e migliorare ciò che già funzionava splendidamente. Inoltre, abbiamo identificato un desiderio ardente di evolversi in un vero leader, e per farlo abbiamo dovuto affrontare paure, convinzioni, pensieri ed emozioni profonde.
La consapevolezza di sé, sia come individuo che come professionista, è diventata il nostro fondamento. Successivamente, abbiamo concentrato la nostra attenzione sulla creazione di una visione chiara per sé e il suo team, delineando obiettivi a lungo termine che ispirassero e motivassero gli altri.
Dopodichè, abbiamo coltivato l’ascolto attivo e l’empatia, dimostrando un sincero interesse per le esigenze e le prospettive dei membri del team. La comunicazione chiara e trasparente è stata essenziale: abbiamo imparato come trasmettere la sua visione in modo coinvolgente e coinvolgere il team nella realizzazione di obiettivi condivisi.
Infine, abbiamo affrontato la responsabilità e l’importanza di essere un modello di comportamento positivo, rivelando così la vera essenza di un leader autentico. Questo percorso ha segnato una trasformazione profonda, non solo potenziando le sue abilità manageriali fino a un livello eccellente, ma anche integrando con successo le abilità di leadership, trasformandolo in un vero e proprio leader visionario ispiratore.
Conclusione
In definitiva, la leadership non si limita a titoli, gestione o obiettivi personali. I manager possono diventare leader solo se abbracciano pienamente le responsabilità di leadership, comunicando in modo chiaro, ispirando e guidando i collaboratori verso nuovi orizzonti di produttività. La prossima volta che ti trovi in una posizione di responsabilità, ricorda che essere un leader richiede molto più che semplice management: richiede la capacità di ispirare e guidare gli altri in modo significativo. Come abbiamo già sottolineato non tutti i manager sono leader, ma il segreto del successo sta nell’essere entrambi.
