Non è insolito che le persone piangano davanti ai loro datori di lavoro o ai loro colleghi, soprattutto se sono sotto stress o se si trovano in situazioni difficili. Tuttavia, piangere davanti ai propri superiori può essere imbarazzante e potrebbe metterti in una posizione di vulnerabilità.

Secondo un nuovo sondaggio dell’azienda di personale Accountemps, circa 4 lavoratori su 10 (45%) hanno ammesso di aver pianto sul posto di lavoro.

Forse è capitato anche a te di versare una lacrima in ufficio quando la tua valutazione delle prestazioni non è andata come previsto o quando hai ricevuto cattive notizie su un membro della famiglia o quando il tuo capo o un tuo collega ti hanno giudicato non come avesti voluto.

Sebbene in genere associamo il pianto al dolore e alla tristezza, il pianto può anche essere una reazione alla rabbia.

Molte persone piangono quando si sentono ansiose o profondamente coinvolte nel proprio lavoro, ma fanno fatica a reggere il carico di lavoro.

“Le uniche persone che non mostrano mai emozioni sul lavoro sono quelle che sono completamente disimpegnate”, afferma Liane Davey, psicologa e stratega aziendale e poi continua Se i datori di lavoro e i dirigenti vogliono dipendenti che siano veramente coinvolti nel fare un buon lavoro, devono tenere in conto che possono arrivare le lacrime”.

Le lacrime sono un segno di umanità e non di debolezza, ma purtroppo ancora troppo spesso vengono viste come una minaccia o qualcosa da combattere in contesti aziendali e sociali.

Cosa posso fare se ho pianto davanti al capo o ai colleghi?

Essere sensibili ed emotivi è vantaggio e potresti imparare ad usare questa qualità a tuo vantaggio. Innanzitutto ricordarti che il pianto è naturale per il corpo: secondo l’ Association for Psychological Science , le “lacrime di gioia” possono aiutare a ripristinare il nostro equilibrio emotivo “regolando le emozioni positive”, mentre il pianto in generale è una tecnica auto-calmante che può aiutare a calmare il nostro sistema nervoso parasimpatico, che diminuisce la frequenza cardiaca e aumenta la digestione.

Il posto di lavoro può essere un ambiente difficile per piangere perché spesso è un ambiente meno favorevole ad accogliere questa manifestazione di emozioni, ma se hai pianto davanti al tuo datore di lavoro o davanti ai tuoi colleghi, non preoccuparti troppo.

Può capitare di essere troppo stressati e carichi emotivamente, ma puoi armarti di alcune “strategie” per incanalare le tue emozioni:

  • Spiega il motivo per cui stai piangendo: se senti che le altre persone sono preoccupati per te, potresti spiegare loro il motivo per cui stai piangendo. Qualche volta, chi non ci conosce, potrebbe scambiare le lacrime per vergogna, ammissione di qualche colpa o incapacità di fare un determinato lavoro. Se invece sei abbastanza coraggioso e spieghi, sinceramente e senza paura, cosa ti sta accadendo, dai la possibilità agli altri di conoscerti e a te, di essere ciò che sei in quel momento senza giudicarti o rimproverarti.
  • Chiedi un momento per riprendere il controllo: se ti senti troppo emotivo, chiedi un momento per raccogliere i tuoi pensieri in solitudine, bere un po’ di acqua e respirare.
  • Respira: Concentrati sul fare respiri lenti e profondi. Inspira dal naso ed espira dalla bocca. Questo può aiutarti a rilassarti, il che potrebbe anche fermare il flusso di lacrime. Rilassa i muscoli facciali, chiudi gli occhi se sei a tuo agio e respira molto lentamente. In fondo all’articolo troverai dei esercizi semplici e veloci che puoi praticare.
  • Cerca il supporto: se ti senti a disagio nel parlare con il tuo datore di lavoro o collega, potresti cercare il supporto di una persona di cui ti fidi: un amico, un famigliare o un professionista nella relazione d’aiuto.

Ciò che spesso ci preoccupa di più è il giudizio degli altri, più che il semplice atto di aver condiviso le nostre emozioni attraverso le lacrime.

Qualche volta abbiamo solo bisogno di guardare la paura dritto negli occhi e dire: “Ho pianto. È davvero un problema così grosso?”

Ciò che realmente conta è il modo in cui scegli di rispondere e comunicare quando sorgono quelle reazioni emotive.

Quando impari a navigare consapevolmente le tue emozioni e ti assumi la responsabilità delle tue reazioni, trasmetti forza e fiducia che gli altri rispetteranno e non potranno contestare.

Esercizi di respirazione utili per calmare la mente e il corpo:

  1. Respiro diaframmatico: siediti o sdraiati con la mano sullo stomaco. Metti l’altra mano al tuo fianco o sul petto. Mentre inspiri, nota che lo stomaco si espande con l’inspirazione. Mentre espiri, la pancia si contrarrà e si rimpicciolirà. La mano sulla pancia dovrebbe muoversi più della mano sul petto.
  2. Respirazione 4-7-8: inspira profondamente contando fino a 4, trattieni il respiro contando fino a 7, espira lentamente contando fino a 8. Ripeti questa sequenza per alcune volte.
  3. Respirazione con la visualizzazione: chiudi gli occhi e immagina di respirare in un luogo tranquillo, come una spiaggia o un prato. Inspira l’aria fresca e espira lo stress e il carico emotivo che senti addosso.

Trova la tecnica di respirazione più adatta a te e mantienila come parte regolare della tua routine per ottenere i migliori risultati.

In conclusione, il pianto, non dovrebbe essere visto come una minaccia, ma piuttosto come un aspetto normale della nostra condizione umana, che può condurre a una maggiore comprensione di sé e degli altri nel contesto professionale.

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