Il benessere o il malessere delle persone risiede soprattutto nella qualità delle relazioni che hanno.
Creare relazioni appaganti riguarda l’arte e l’abilità di interagire.
Ormai è innegabile che relazioni sociali hanno un notevole impatto sullo stato emotivo e sull’umore degli individui.
Per quanto una persona possa sentirsi bene con se stessa è difficile che sia soddisfatta a pieno della propria vita se le sue relazioni creano disagio.
Se ognuno di noi avesse la possibilità, il modo e, soprattutto, il desiderio di lavorare sul proprio comportamento, comprendendo quali siano le motivazioni interiori che lo portano ad attuare una serie di atteggiamenti poco costruttivi, ciò potrebbe incidere considerevolmente sulla qualità delle relazioni e della vita.
Essere in relazione implica riconoscere se stessi in rapporto con gli altri.
Le relazioni interpersonali ci richiedono un impegno per nutrire e mantenere le relazioni interpersonali.
Prendiamo ad esempio le relazione affettive:
Secondo lo scrittore Dale Carnegie il bisogno che le persone riescono soddisfare meno nelle proprie relazioni è il desiderio di essere importanti.
Le persone, spesso, vogliono sentirsi rilevanti per il proprio partner, per la miglior amica, per i figli…
Ma ecco alcuni concetti da ricordare:
Non pensare mai che il tuo partner si senta amato a prescindere, diglielo ogni tanto.
Ricordati anche che non percepiamo l’amore tutti allo stesso modo.
Ho lavorato con una coppia in cui, per lui dimostrare l’amore verso di lei significava preparare delle meravigliose cene tutte le volte che poteva. Per lei, l’amore invece avrebbe dovuto essere manifestato tramite gli abbracci, le parole, gli sguardi…
Questa dinamica negli anni è diventata la causa dei conflitti e di tante incomprensioni.
Parlate apertamente di cosa vi piace, di come vi fa sentire una determinata cosa, cosa vorreste cambiare, quale compromesso si potrebbe trovare per sentirsi entrambi soddisfatti.
Gli appuntamenti in famiglia, o in due, sono obbligatori in cui si sta senza la televisione, cellulari e distrazioni vari. Parlate anche delle aspettative.
Aaah le aspettative.. quanto spesso ci fanno star male solo perché ci siamo focalizzati su un’idea di “come dovrebbe essere” e a volte perdiamo tutto il bello che sta accadendo attorno.
“Quasi sempre, noi non incontriamo gli altri, ma le opinioni che abbiamo su di loro; non incontriamo le loro visioni ma la nostra reazione alle loro visioni, non usciamo quasi mai dallo schema della ragione e del torto. Perdere questa fissità trasforma ogni secondo della vita”
Chandra Livia Candian
Fatevi reciprocamente le seguenti domande: “Cosa hai bisogno di vedere di più da me? ”, “Come possiamo capirci meglio?”. E soprattutto, siate gentili l’uno con l’altro.
È importante coltivare i legami: la cena con l’amica alla quale ci tieni, una passeggiata in mezzo alla natura con i tuoi figli o i tuoi genitori in cui vi parlate e vi godete del tempo di qualità.
Ritagliarsi questi momenti è semplice se ci si ricorda quanto valgono le nostre relazioni.
Ti faccio una domanda: “cosa ti ricordi della tua vita mentre stai per lasciare questo corpo tra 40..50.. anni?
Il 99% delle persone mi descrive una situazione relazionale, un momento emozionante con qualcuno di importante per loro.
Il denaro in banca, la reputazione, le relazioni socialmente considerate “cool”… vanno bene, ma spesso non è ciò che ci dà l’energia, la giusta carica, la fiducia di vivere una vita di qualità in termini di soddisfazione interiore.
Mi accade di incontrare persone molto ricche economicamente che hanno relazioni difficili o inesistenti. Alla domandea “perché secondo te stai soffrendo per questo aspetto della tua vita?”, le risposte più frequenti sono:
ho dovuto investire molto nel lavoro dimenticandomi spesso degli affetti
non ho trovato abbastanza tempo da dedicare all’amore, all’amicizia, ai legami in generale
ho molti amici quando esco e faccio delle belle feste, mi scrivono in molti ma mi sento così solo/a quando ho davvero bisogno
mi sono chiuso nel mio mondo perché vedevo gli altri ad un livello diverso dal mio
non ho trovato nessuna relazione soddisfacente, sono tutti così s******
….
Quando le persone diventano consapevoli della sofferenza che l’aspetto relazionale provoca, iniziano a cercare il motivo nei loro atteggiamenti e nelle loro convinzioni.
L’ascolto e l’apertura verso l’altro sono atteggiamenti che ci permettono di orientare i nostri comportamenti al fine di costruire relazioni soddisfacenti e migliorare la comunicazione con i nostri interlocutori.
Ora parliamo di relazioni professionali.
L’individuo desidera sentirsi parte integrante di un gruppo. Il sociologo e psicologo A. Maslow sosteneva che uno dei principali bisogni dell’essere umano è quello di appartenere a una comunità sociale.
La ricerca sull’appartenenza organizzativa non fa eccezione. La caratteristica tipica dell’essere umano è attuare dei comportamenti rivolti a relazionarsi positivamente e integrarsi all’interno di un gruppo. Nel DNA della persona c’è l’inclinazione naturale verso relazioni interpersonali positive.
Quanto più fortemente le persone percepiscono di essere in sintonia con la loro organizzazione, tanto più i loro risultati lavorativi possono aumentare.
Le imprese sono in grado di favorire lo sviluppo di relazioni positive creando e mantenendo un clima organizzativo propositivo.
Cosa possono fare le aziende?
Ad esempio potrebbero favorire la promozione un clima costruttivo basato su una comunicazione equa e rispettosa tra i dipendenti.
Inoltre, la capacità di gestire i rapporti interpersonali, in modo efficace, crea un clima positivo e piacevole nel contesto lavorativo che si rivela di fondamentale importanza per migliorare la professionalità e il benessere organizzativo.
Le persone con forti capacità interpersonali sono meglio attrezzate per impedire il diffondersi delle situazioni stressanti sul posto di lavoro. L’abilità di creare relazioni appaganti è altrettanto essenziale quanto l’alfabetizzazione tecnologica o le capacità di risoluzione dei problemi.
Comunicare per nutrire è una competenza preziosa che sostiene a rendere le relazioni arricchenti e costruttive, cogliendo le occasioni di crescita anche nelle discussioni.
In questo modo è possibile parlare di scambio di vedute e di idee anziché di liti o discussioni.
Per affrontare in maniera costruttiva una discordia è bene tenere in mente l’approccio win-win, traducibile come “vinco io-vinci tu”.
L’obbiettivo in questa ottica sarà trovare la soluzione migliore in cui entrambe le parti vedono soddisfatti alcuni dei punti principali dei loro bisogni.
Prendiamo come l’esempio due soci in affari che devono concludere una trattativa. Comunicando in un accordo win-win, entrambi si sentiranno appagati del risultato. È evidente, ma va sottolineato, che in questo modo lo stress relazionale e lavorativo può essere alleviato e addirittura evitato, pur mantenendo la sana “tensione” che permette di rimanere concentrati sull’obiettivo e di condurre una buona trattativa.
Tantissimi ricercatori e scienziati si stanno occupando della soddisfazione relazionale e sono tutti d’accordo che le cause principali dello stress in generale sono da ricercare nell’ambito delle relazioni sociali.
Roberta Lee, medico e vicedirettrice del Department of Integrative Medicine, definisce la comune condizione di costante pressione come “superstress“.
Nel suo libro “La Sindrome da Superstress” elenca la varietà di fattori di stress che molti danno per scontato: insoddisfazione del lavoro, salari inadeguati, non abbastanza tempo con il partner e la famiglia, mancanza di tempo all’aperto e “angoscia spirituale” provocata da una perdita di significato della vita, così come una perdita di connessione con gli altri.
I benefici delle relazioni interpersonali appaganti sono molteplici: motivazione a lavorare meglio, soddisfazione personale e professionale, una maggiore creatività, diminuzione dei conflitti.
Rafforzare le relazioni sociali, imparare a riconoscere le proprie emozioni, essere curiosi, trovare la propria passione…sono tutti stimoli che concorrono al rinforzo della resilienza o meglio ancora, della antifragilità, come direbbe Nassim Nicholas Taleb.
Nel libro, Taleb sostiene che l’antifragilità è un concetto importante da considerare nella vita di ogni giorno, incluso nelle relazioni. Sostiene che le relazioni che sono troppo protette o troppo stabili possono essere fragili e vulnerabili agli eventi imprevisti, mentre le relazioni che sono in grado di adattarsi e cambiare in risposta ai cambiamenti possono diventare più forti e resistenti.
Taleb utilizza numerosi esempi e analogie per illustrare il concetto di antifragilità nel libro, e offre anche alcuni consigli su come sviluppare una maggiore antifragilità nella propria vita e nelle proprie relazioni. Se sei interessato a questo argomento, ti consiglio di leggere il libro per avere una comprensione più completa delle idee espresse da Taleb.